Ogni giorno quello che scelgo, quello che penso e quello che faccio, è ciò che divento.

(Eraclito)

POSSO VOLARE è un'opera musicale liberamente ispirata al romanzo di Cristina Manetti “a Penelope che prende la valigia” e, al tempo stesso, la parafrasi di una famosa affermazione del filosofo greco Eraclito: ogni giorno quello che scelgo, quello che penso e quello che faccio, è ciò che divento.

Quattro ragazze, insieme dall'infanzia e amiche da sempre, si salutano nell'area imbarchi di un aeroporto: stanno per intraprendere un viaggio, da sole e per destinazioni diverse.

Gli autori dell'opera musicale presentano, con questa, la metafora dell'adolescenza.

Le quattro protagoniste desiderano dimostrare a sé stesse e agli adulti che sono cresciute e che il destino non è scritto ma è nelle loro mani. Il viaggio della vita è complesso e non risparmia sorprese né difficoltà. Nella valigia portano con sé tutto l'amore e la passione della famiglia con un amore che stringe ma non costringe; un amore che regala consigli per staccarsi dalle radici di casa, da cui hanno preso vita, per volare libere da condizionamenti, senza paura, facendo della gioia la migliore medicina; dove gli ostacoli non sono un limite ma il segnavia per un futuro felice e un finale da amare.

L'opera musicale, allegra, coinvolgente quanto simpatica, termina con un messaggio importante: la capacità di scegliere il bene, di pensare e fare il meglio per me, sta dentro di me: posso volare, basta volere. Nessuno può farlo in vece mia.

POSSO VOLARE porta in scena tanta musica, coinvolge i giovani e i genitori chiamati, per vocazione, alla nobile arte di educare; e quando si domandano, come canta Elisa in Ti vorrei sollevare: Ci chiediamo cosa siamo venuti a fare? / Cos'è l'amore? - sono invitati a rispondere: Stringiamoci più forte ancora / Teniamoci vicino al cuore / Ti vorrei sollevare / Ti vorrei consolare / E viaggiare su ali di carta con te.

La vita è un viaggio; le ali di carta non nascondono pericoli e fragilità; per amore POSSO VOLARE.